GITA CAI Lungo le Vie Cave Etrusche e Terme di Saturnia

21/01/2015 Circolare N.15010 del 21/01/2015

Lungo le Vie Cave Etrusche e Terme di Saturnia

MERCOLEDI’ e GIOVEDI’ 18-19 FEBBRAIO 2015

Le Vie Cave, chiamate anche “tagliate”, sono una creazione ancora poco conosciuta degli Etruschi.

Questi affascinanti percorsi viari scavati a cielo aperto nelle colline di tufo non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico. Per questo sono state fatte numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali e così via.

All'interno del Parco Archeologico Città del Tufo, le Vie Cave di Sorano e Sovana conducono il visitatore alla scoperta delle necropoli etrusche. Camminare nelle “tagliate”, tra pareti di tufo alte anche più di venti metri, è un emozione impossibile da descrivere. Percorrere queste Vie, immersi in un'ambiente naturale suggestivo e incontaminato, permette di calarsi in un atmosfera magica, a contatto col sottosuolo e con una dimensione “altra”. In un paesaggio caratterizzato da ampi pianori tufacei incisi da profonde valli, questi sentieri ripidi, tortuosi e profondamente scavati nella roccia tufacea consentono di economizzare i tempi di percorrenza collegando i centri abitati, la campagna coltivata sulle alture, le necropoli e gli altri insediamenti.

L’uso di queste “scorciatoie” si è protratto fino a tempi abbastanza recenti e oggi le Vie Cave continuano ad essere percorse dagli escursionisti e dai visitatori che rimangono affascinati dalla dimensione suggestiva e da un ambiente naturalistico unico nel suo genere. A questo proposito non si deve dimenticare infatti l'importanza che le Vie Cave rivestono dal punto di vista ecologico-ambientale. Le particolari condizioni climatiche e ambientali sviluppatesi in questi sentieri, hanno determinato un microclima che ha favorito la crescita di piante tipiche di ambienti umidi e ombrosi. Percorrendo le Vie Cave si incontrano quindi vari tipi di felci e, lungo i percorsi più stretti, le ripide pareti appaiono quasi interamente ricoperte da muschi e licheni che donano un indiretto riflesso verdastro alle zone più ombrose dei cavoni.

1° GIORNO

Insediamento rupestre di Vitozza –Via Cava San Rocco e Sorano-Saturnia

• Partenza: ore 7:00 (Caricentro)

• Mezzo di trasporto: pullman GT

• Dislivelli: (↗↘80m) Itinerario Vitozza-(↘100m↗120m) Via cava San Rocco

• Difficoltà: T/E

• Tempo di percorrenza: h2:15Itinerario Vitozza –h 1:15Via cava San Rocco

• Pranzo: libero a Sorano

• Arrivo previsto all’Hotel Saturno Fonte Pura a Saturnia per le 17:00 circa

Vitozza - Il fascino di questo luogo è frutto della combinazione di più fattori: un’ombrosa «città morta» occultata sotto un manto di fitto bosco, un insediamento allungato sulla cresta di un colle che alterna imponenti strutture costruite ad antri naturali escavati, la malinconia delle rovine riconquistate dalla natura selvaggia. Vitozza medievale non appartiene alla “grande storia” ma piuttosto alle tipiche beghe di quella provincia italiana che vive di alleanze e contrasti tra senesi ed orvietani, di più prosaici debiti e tributi da pagare, di ambizioni di famiglie e signorotti locali come gli Aldobrandeschi, i Baschi e gli Orsini. A metà del Quattrocento – parce sepulto – gli abitanti abbandonano definitivamente il borgo e i suoi edifici danneggiati dalle guerre. A dir la verità le grotte di Vitozza qualche raro abitante, magari poverissimo o soltanto agorafobico, lo avranno sempre, come pure ospiteranno regolarmente animali domestici grandi e piccoli.

Via Cava San Rocco - Tutelata dal Parco archeologico questo percorso è una sintesi tra natura, paesaggio e monumenti della civiltà etrusca e medievale; la tortuosa via cava che mette in comunicazione il borgo castellano di Sorano con l’insediamento rupestre di San Rocco, antica necropoli, in magnifica posizione panoramica sopra il fiume Lente e il borgo castellano di Sorano.

Col pullman autostrada A1 (fermata per la colazione) fino ad Orvieto, da lì verso San Quirico di Sorano.

La giornata si articola in due tappe principali, visiteremo prima l’insediamento rupestre di Vitozza, poi ci sposteremo col pullman a Sorano per il pranzo (libero), la visita del borgo e la successiva Via Cava San Rocco; chi non se la sentisse di fare i percorsi di Vitozza o della Via Cava può attendere a San Quirico o successivamente a Sorano. Al termine delle tappe escursionistiche riprenderemo il pullman per recarci a Saturnia al nostro hotel (www.hotelsaturnofontepura.com tel. 0564-601313) dove potremo usufruire dei molteplici servizi termali di cui la piscina termale sulfurea a 37° utilizzabile anche d’inverno compresa nel pacchetto e, su prenotazione e pagamento, anche degli altri servizi del loro Centro Benessere.

Insediamento rupestre di Vitozza - L’escursione prevista è un anello di circa 4km, con dislivello modesto. Lungo il percorso avremo modo di visitare molte grotte/abitazioni che dai tempi del paleolitico e poi successivamente dagli etruschi sono state abitate o adibite ad altri usi almeno fino agli ultimi anni del 1700. Lungo il percorso incontreremo inoltre i resti di due fortificazioni e di una grande chiesa.

Via Cava San Rocco - Si parte dal centro di Sorano: stradelle di pietre e larghe scalinate scendono al caratteristico borgo di Sorano, di forma ovale, seduto su uno scosceso sperone di tufo, incorniciato dal corso del fiume Lente e dei suoi affluenti. La passeggiata tra le vie del centro consente di ammirare il Palazzo Comitale, la chiesa di San Nicolò, l’impressionante Masso Leopoldino sormontato dalla torre campanaria.

Si scende verso il fiume uscendo dal borgo sotto la Porta dei Merli, traversato il ponte sul Lente si costeggia il fiume, si supera un torrente su un ponticello, e ci s’infila nella maestosa via Cava di San Rocco che sale sinuosa tra alte pareti perpendicolari. Questo capolavoro dell’architettura “per sottrazione” si fa ammirare per la “tagliata” nel tufo, per le spettacolari curve a gomito, per le opere di imbrigliamento delle acque nella canaletta centrale e nei canali laterali. Più in alto s’interseca un suggestivo passaggio ipogeo, introdotto da una croce scolpita nella roccia, che conduce su un terrazzino panoramico. La Via Cava raggiunge infine la cappella di San Rocco, posta a circa 2 km da Sorano, a pochi metri dalla strada per Sovana.

Una strada sterrata aggira l’acropoli e raggiunge un largo piazzale panoramico. Siamo sul Belvedere, una terrazza circondata da un sistema di guglie rocciose, che fronteggia con un magnifico colpo d’occhio il borgo di Sorano e la valle del Lente. Proseguendo sul percorso individuato da staccionate di legno, il sentiero sale verso un picco roccioso, nuovo belvedere ricco di particolari sulla rupe di Sorano, si può osservare la fronteggiante parete che digrada dal Masso Leopoldino al fiume, traforata da un gran numero grotte ancora in parte utilizzate.

2° GIORNO

A Pitigliano: Via Cava Fratenuti, Via Cava Poggio Cani, Pitigliano, Via Cava dell’Annunziata, Fontana dell’Olmo, Via Cava San Giuseppe.

A Sovana:Via cava di Poggio Prisca,la Tomba Pola e la maestosa TombadiIldebranda,le Tombe di Sopraripa (Tomba della Sirena), Sovana.

• Partenza: ore 8:30 (dall’Hotel Fonte Pura)

• Mezzo di trasporto: pullman GT

• Dislivelli: 410m in salita (↗) – 420m in discesa(↘)

• Difficoltà: T/E

• Tempo di percorrenza: h 6:00 (compreso visita ai siti archeologici)

• Pranzo: a sacco

• Rientro a Firenze previsto per le h 20:00 circa

Conosceremo prima le vie scavate dagli Etruschi nel tufo nella zona di Pitigliano e successivamente di Sovana, trasferendoci in pullman dall’una all’altra zona; per chi non se la sentisse di fare i percorsi tufacei, in entrambi i luoghi sarà la possibile attendere il resto del gruppo visitando Pitigliano e Sovana.

Col pullman dall’Hotel fino all’attacco della Via Cava di Fratenuti.

Pitigliano–Inizieremo il nostro affascinante viaggio attraverso le vie degli Etruschi percorrendo la Via Cava di Fratenuti, una delle più belle e lunghe (1km ↘90m), percorrendola arriveremo direttamente ai piedi della rupe di Pitigliano; all’uscita dovremo guadare un torrente per cui si raccomanda di portarsi almeno un paio di sacchi tipo nettezza da mettersi ai piedi. Proseguiremo risalendo la rupe mediante la breve Via Cava di Poggio Cani (300m ↗80m), attraverseremo prima il centro del borgo di Pitigliano e poi percorreremo la panoramica bassa che ci porterà nuovamente alla Via Cava Poggio Cani della quale percorreremo un secondo braccio in discesa (400m ↘80m) verso la sottostante strada provinciale che prenderemo fino all’attacco della Via cava dell’Annunziata (600m ↗120m); al termine della via cava sbucheremo su una strada vicinale che prenderemo a sx in direzione della Fontana dell’Olmo (900m ↘20m) dove potremo fare il pranzo a sacco. Ripartiremo percorrendo la Via Cava di San Giuseppe (1km ↘100m) che ci ricondurrà ai piedi di Pitigliano; da qui ci trasferiremo col pullman a Sovana

Sovana - Qui visiteremo il parco archeologico etrusco (3km ↗↘130m) con un percorso a stella che ci consentirà di scoprire ed ammirare oltre alle vie cave qui presenti anche la Tomba della Sirena e la Tomba di Ildebranda (quelle percorribili, alcune sono interrotte purtroppo, tra cui la bellissima Via Cava di San Sebastiano dove sarebbe stato anche possibile entrare in un oratorio “aereo” affacciato a strapiombo sulla via cava medesima).

Al termine della visita del parco archeologico raggiungeremo a piedi l’abitato di Sovana (1km ↗80m) che potremo visitare attraversandolo fino alla Rocca Aldobrandesca.

Direttori di escursione: Gianna Masini (3385395993), Luca Matulli (3289636954).

Partenza: il ritrovo è fissato alle ore 6:50 al Caricentro -Via Generale Dalla Chiesa 13 con partenza alle ore 7:00.

Le iscrizioni dovranno pervenire alla Segreteria del Caricentro (fax 055/691260 e-mail cari2000@caricentro.it o catia@caricentro.it) mediante il modulo allegato entro lunedì 2 febbraio.

Quota di partecipazione: € 150,00 (viaggio e albergo con trattamento di mezza pensione comprensivo di colazione al buffet, cena comprese le bevande e piscina termale con accappatoio) da versare con le modalità descritte nel modulo di iscrizione. I non soci CAI pagheranno ulteriori € 16,00 direttamente agli accompagnatori il giorno della gita per l’assicurazione infortuni e soccorso alpino, assicurazione che per i soci è già compresa nella quota di iscrizione. Si ricorda che i non soci devono indicare tutti i dati previsti dal modulo di iscrizione.

Se non si raggiungerà il numero minimo di 25 persone la gita sarà annullata.

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Si ricorda che i Direttori di Escursione (che secondo la normativa che regola il C.A.I. NON sono "accompagnatori”) sono dei partecipanti a tutti gli effetti e non godono di alcun particolare beneficio.

Poiché ogni partecipante alle nostre manifestazioni deve essere a conoscenza delle caratteristiche della gita e delle regole alle quali deve sottostare ed essere in grado di affrontare autonomamente le difficoltà della medesima, raccomandiamo che il Socio destinatario di questa circolare la porti a conoscenza dei familiari o altri soggetti che per suo tramite intendono iscriversi.

La Sottosezione del C.A.I., e per essa i Direttori di Escursione, declina ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni a cose e persone che potessero verificarsi durante lo svolgimento della manifestazione. Per ovvie ragioni di sicurezza non sono ammessi i nostri amici cani, anche se la manifestazione si svolge con mezzi propri. Ogni partecipante, per il solo fatto di dare la propria adesione dichiara di accettare incondizionatamente quanto sopra esposto. Parimenti, la Sottosezione, e per essa i Direttori di Escursionesi riserva di variare, qualora se ne ravvisasse l’opportunità per la migliore riuscita della manifestazione, in tutto o in parte, i programmi sopra dettagliati.

Le decisioni dei Direttori di Escursione sono valide per tutti. Si fa presente che chi si allontana dal gruppo NON è più coperto dall’assicurazione.

ATTENZIONE!! I partecipanti dovranno essere adeguatamente equipaggiati e, in particolare, dovranno calzare scarponi (o scarpe da escursione) e non scarpe da ginnastica o altro.

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Firenze, 21 gennaio 2015 IL CONSIGLIO DIRETTIVO